Come indicato al paragrafo 11.3.4.11.3 del DM 17/01/2018, “I controlli di accettazione in cantiere, da eseguirsi presso un laboratorio di cui all’art. 59 del DPR n. 380/2001, sono obbligatori per tutte le forniture di elementi e/o prodotti, qualunque sia la loro provenienza e la tipologia di qualificazione”.
Però al par. 11.3.4.1 del DM 17/01/2018 si dice che “Per l’accertamento delle caratteristiche meccaniche indicate nel seguito, il prelievo dei saggi, la posizione del pezzo da cui devono essere prelevati, la preparazione delle provette e le modalità di prova devono rispondere alle prescrizioni delle norme UNI ISO 377:1999 (metodi per la preparazione delle provette), UNI EN ISO 6892-1:2016 (prova di trazione) e la UNI EN ISO 148-1:2016 (prova di resilienza).
Lo stesso precedente paragrafo elenca le singole norme di prodotto.
UNI EN 10025 (per i laminati) (Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali)
UNI EN 10210 (per i tubi senza saldatura) (Profilati cavi finiti a caldo non legati e a grano fine per impieghi strutturali)
UNI EN 10219-1 (per i tubi saldati) (Profilati cavi formati a freddo di acciai non legati a grano fine per strutture saldate)
UNI EN 10025-1 Al par. 7.3.2.1 si dice che “Le prove di resilienza non devono essere richieste per lo spessore nominale minore di 6 mm.”
UNI EN 10210-1. Al par. 6.6.2 si dice che “Per le prove di resilienza, devono essere utilizzati provini con intaglio a V…” e che “Le prove di resilienza non sono richieste per spessori nominali minori di 6 mm.”
UNI EN 10219-1. Al par. 6.7.2 si dice che “Le prove di resilienza non sono richieste per spessori nominali minori di 6 mm.”, mentre al par. 8.2.2.3 che “I provini per prove di resilienza con intaglio a V devono essere preparati e lavorati di macchina in conformità alla…”.
In conclusione il D.M.17/01/2018 inserisce la norma per la prova di resilienza tra le norme da considerare per la verifica delle caratteristiche meccaniche ed è quindi evidente l’obbligatorietà di effettuare prove di resilienza tra i controlli di accettazione in cantiere per acciai per strutture metalliche e strutture composte, secondo le stesse modalità di prelievo (3 saggi per ogni lotto di spedizione appartenente ad una stessa categoria) come per le prove di trazione.
Nelle singole norme di prodotto si fa invece notare che non sono richieste prove in caso di elementi con spessore nominale inferiore a 6 mm e che tra le due tipologie di intaglio dei provini è consigliato (nelle tabelle dei valori minimi di verifica delle UNI EN 10025-2/3/4/5/6 è indicato il simbolo KV e non KU) o addirittura obbligatorio (UNI EN 10210-1 e UNI 10219-1) l’intaglio a V rispetto a quello a U.